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Valorizzazione dell’Area Esquilino e del Nuovo Centro Appio I

anno 1995

area patrimonio sx

foto esquilino

Risorse per Roma ha supportato il Comune di Roma nel Progetto di Recupero Urbano e ambientale del Centro Esquilino, una delle aree più significative della Capitale,  da un punto di vista storico, culturale e urbanistico,  grazie anche alla sua vicinanza con la stazione Termini. L'intervento ha coinvolto investimenti complessivi pari a circa 77,5 milioni di euro, con una partecipazione economica dell'Amministrazione capitolina inferiore al 2%, in parte grazie alle risorse realizzate con la vendita ai privati di alcune aree di proprietà comunale, e in parte mediante la concessione delle attività a reddito previste nel progetto. Partendo dall'esigenza di trasferire il grande mercato alimentare di piazza Vittorio Emanuele II dalla sua sede storica, ormai inadeguata agli standard igienico sanitari europei, in una nuova struttura coperta, fu avviato un consistente intervento di recupero su un quadrante importante all'interno di un quartiere da anni in degrado. Identificato lo spazio ideale per il mercato in due ex caserme, la Caserma Sani e la Caserma Pepe, che prevedeva la riqualificazione di un intero comparto urbano, vasto mq 27.200, includendo due lotti adiacenti di proprietà del Comune di Roma, tra le centralissime vie Giolitti, La Marmora, Principe Amedeo e Mamiani.

È stato il primo progetto di project financing a vedere impegnati contemporaneamente finanziamento pubblico e privato : la Salini s.p.a. e la Colgelm s.pa. insieme a CR Invest. Il piano di recupero  portato a termine ha interessato alcune strutture dismesse. Oltre al Mercato, gli interventi si sono sviluppati, sia attraverso il recupero di strutture presenti, sia con nuove edificazioni, come il nuovo hotel di lusso Es (ora Radisson sas), situato dietro Via Giolitti,  progettato con la supervisione dell'Ufficio Progetti Città Storica, che venne inaugurato nell'ottobre del 2002.  E' stato realizzato anche un grande parcheggio da 600 posti e restaurato l’imponente resto dell' Acquedotto romano dell'Aqua Iulia. Si è trattato di un processo urbanistico che  ha seguito la trasformazione della zona caratterizzata da un forte impulso di dinamismo sociale grazie anche alla presenza di una popolazione multietnica.

Data ultimo aggiornamento: 29.09.2020

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